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8 consigli per fotografare a mano libera la sera

fotografia a mano libera
Quante volte ti è capitato di volere scattare qualche fotografia in notturna o all’interno di ambienti poco illuminati e rimpiangere di non avere con te il tuo fidato treppiede?
 
Magari perché quel giorno hai deciso di muoverti leggero portando con te soltanto l’essenziale oppure stai visitando un luogo in cui è proibito utilizzarlo, sono tante le situazioni in cui dovrai per forza affidarti soltanto alla fermezza della tua mano.
 

In certi casi spesso i risultati si rivelano parecchio deludenti e ciò che si ottiene sono solo soggetti troppo mossi o scene troppo scure, immagini decisamente lontane da quanto avevamo immaginato.

 
Forse però non sai che, adottando qualche facile accorgimento, è possibile ottenere comunque ottimi risultati e dunque oggi ti voglio svelare ben 8 consigli infallibili per fotografare a mano libera, anche in condizioni di scarsa illuminazione.
 
Ricorda di metterli in pratica tutte le volte che ti trovi a dover fotografare con poca luce, ti aiuteranno ad ottenere scatti straordinari anche senza usare il treppiede.
 

Posizione del corpo e impugnatura corretta della fotocamera

Con la mano destra impugna saldamente la fotocamera, il dito indice dolcemente appoggiato sul pulsante di scatto, le tre dita centrali circondano alla presa ed il pollice va a premere  contro la parte posteriore dell’impugnatura.

La mano sinistra deve sorreggere gran parte del peso, il palmo è appoggiato sotto la camera, mentre pollice, indice e medio avvolgono l’obiettivo.

Tieni le gambe leggermente divaricate con il piede corrispondente all’occhio che guarda nel mirino leggermente più avanzato, in questo modo otterai òa massima stabilità di tutto il tuo corpo.

Posiziona le braccia lungo il torace, i gomiti devono fare da punti di appoggio sui fianchi per fermare le spalle e l’occhio che guarda in camera deve stare ben premuto contro il mirino.

In questo modo avrai 3 punti di appoggio che ridurranno ulteriormente i movimenti indesiderati.

Se al posto del mirino stai usando il live view su schermo Lcd posteriore, cerca di non tenere la camera troppo staccata dal corpo, infila i gomiti nei fianchi e non staccare la camera oltre i 20-30cm da viso.

Attiva lo stabilizzatore di immagine dell’obiettivo.

Molti obiettivi ne sono dotati e permette di allungare fino a tempi di scatto di 3 o 4 stop rispetto agli obiettivi non stabilizzati.

Se il tuo obiettivo ne è dotato, controlla di averlo sempre attivato perché può fare parecchio la differenza.

Apri al massimo il diaframma ed usa obiettivi molto luminosi

Sfruttare la massima apertura del diaframma ti darà modo di raccogliere quanta più luce possibile presente nell’ambiente.
 
Fai però attenzione alla ridotta profondità di campo che si ottiene con l’uso di obiettivi molto luminosi, in questo caso sarà necessario prestare molta attenzione per mettere a fuoco il soggetto e tutti gli elementi presenti nella composizione a cui si vuol dare maggior risalto.
 
Se sulla tua fotocamera monti l’obiettivo acquistato in kit, probabilmente sarà uno zoom 18-55mm f/3.5-5.6 con apertura massima del diaframma a 3.5 sulla focale corta, un ottica non molto luminosa che difficilmente farà la differenza in ambienti poco illuminati.
 
Se vuoi dotarti di un obiettivo ad alta apertura di diaframma senza doverti svenare, sul mercato si trovano obiettivi a focale fissa che con una spesa attorno ai 100€ offrono buona qualità e ottima luminosità, come ad esempio il Canon 50mm f1.8 STM se usi Canon o il Nikkor AF-S DX 35 mm f/1.8G se usi Nikon.

Alza gli ISO

Aiuta enormemente a migliorare l’esposizione accorciando i tempi di scatto quando la luce è molto scarsa, ma cerca sempre di restare entro certi limiti senza esagerare se non vuoi che venga generato eccessivo rumore digitale.

Per mantenere il rumore entro livelli accettabili e non rischiare di perdere qualità, cerca di non andare oltre i 1600ISO se stai usando una fotocamera entry-level o 3200ISO se scatti con camere di fascia alta.

Controlla o trattieni il respiro 

Un altro importante consiglio per fotografare a mana libera consisite nel controllare il respiro durante lo scatto.
 
Anche il leggero sussulto provocato dal respiro del corpo umano può contribuire a generare movimento, cerca di scattare esattamente nel momento che intercorre tra inspirazione ed espirazione.
 
Questo accorgimento viene messo il pratica secondo due modi leggermente differenti, ma ugualmente efficaci.
 
  • Chi prende un respiro leggermente più profondo e poi scatta nell’istante prima di espirare
  • Chi scatta al termine dell’espirazione nell’istante prima di tornare ad inspirare.
 
Personalmente mi trovo meglio con la seconda tecnica, provale entrambe e vedi con quale ti senti più a tuo agio.
 

Prediligi l’uso di focali normali o grandangolari ed evita i teleobiettivi

Se ne hai la possibilità sfrutta ottiche a focali corte senza spingerti troppo oltre i 50mm, in questo modo avrai la possibilità di inquadrare una porzione maggiore della scena, raccoglierai una maggiore quantità di luce e non avrai bisogno della fermezza richiesta da un teleobiettivo per catturare un dettaglio.
 
Inoltre gli obiettivi grandangolari godono di maggiore profondità di campo ed aiutano a mantenere a fuoco tutta una maggior porzione di inquadratura.
 
Due buoni obiettivi che ti suggerisco e che puoi trovare a prezzi accessibili sono se utilizzi Canon il Sigma 17-50 mm-F/2.8 EX DC OS HSM -AF oppure il Canon Pancake EF-S 24 mm F/2.8 STM
 
Se invece usi Nikon potresti provare il Nikkor AF-S DX 35 mm f/1.8G o in alternativa il Sigma 17-50 mm-F/2.8 EX DC OS HSM -AF.

 

Appoggiati a qualcosa di solido

Appoggiati di schiena contro un muro, appoggiati ad un palo o abbraccialo, qualsiasi cosa trovi nelle immediate vicinanze che ti possa dare stabilità riducendo ulteriormente il movimento del corpo.

 

Scatta in RAW

Scattare in formato RAW naturalmente è sempre consigliato ed a maggior ragione è bene ricordarsi di farlo in condizioni di scarsa luminosità.

I formato RAW ti garantirà il massimo della qualità , mantenendo tutte le informazioni catturate dal sensore ti garantirà ampi spazi di manovra da sfruttare in fase di post-produzione, e in certi casi potrai concederti di sottoesporre leggermente più del dovuto per poi recuperare le informazioni in fase di sviluppo con Lightroom.

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